I profumi del vino sono uno degli argomenti più discussi durante le degustazioni e gli eventi del mondo del vino.
Spesso sentiamo raccontarci profumi che non avevamo ancora percepito e molte volte ci è capitato di assistere a vere e proprie epifanie con un profumo che riusciva a richiamare alla memoria ricordi che si pensavano ormai completamente dimenticati. Questo ci ha fatto capire e ci ha reso sempre più consapevoli che il profumo che un vino può avere è molto spesso una considerazione o un fattore molto personale, diverso per ognuno.
Cerchiamo, comunque, di capire qualcosa in più sull\’argomento.
I profumi del vino: da cosa derivano?
Il vino ha al suo interno molte sostanze che possono evaporare dalla superficie del bicchiere e dalla bocca.
A caratterizzare la qualità olfattiva di un vino sono l\’intensità, la complessità e l\’eleganza con cui queste sostanza arrivano ai nostri sensi.
Quello che molti curiosi del vino ci chiedono è la provenienza di questi profumi, pensando spesso a misteriose attività compiute dai nostri enologi. Ci dispiace deludervi ma non è così.
Alcuni sentori sono caratteristici e riconducibili all\’uva di provenienza del vino. Altri profumi, invece, si liberano dai lieviti durante la fermentazione. In molti casi, invece, alcune caratteristiche olfattive si formano durante l\’evoluzione che il vino ha nel legno e nella bottiglia.
I profumi del vino: quali sono i più frequenti?
Tra i profumi più frequenti e riconoscibili c\’è sicuramente l\’erbaceo, un sentore caratteristico dei vitigni di origine bordolese come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Sauvignon Blanc. L\’erbaceo richiama alla memoria l\’erba bagnata, il fieno sfalciato, il peperone verde o la foglia della pianta del pomodoro.
Quando un vino passa in botti di legno nuove, spesso, è riscontrabile un sentore speziato, tipico anche di alcuni vitigni. Questo profumo può dare sensazioni dolci (vaniglia o cannella) o pungenti (pepe nero e chiodi di garofano).
Un vino fruttato ha un\’espressione aromatica riconoscibile e che varia dalla frutta fresca, riscontrabile nei vini giovani, alla frutta matura dei vini più evoluti, per arrivare alla frutta secca dei vini passiti.
Un vino può essere anche caratterizzato da un\’essenza floreale. Nei vini rossi maturi, ad esempio, può essere forte la presenza di un sentore di viola o di rosa rossa appassita.
L\’aggettivo minerale, infine, caratterizza i vini dove è forte il sentore di tracce di pietra focaia, di idrocarburi, di grafite o note salmastre.
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I profumi del vino
I profumi del vino: di cosa parliamo?
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Cerchiamo, comunque, di capire qualcosa in più sull\’argomento.
I profumi del vino: da cosa derivano?
Il vino ha al suo interno molte sostanze che possono evaporare dalla superficie del bicchiere e dalla bocca.
A caratterizzare la qualità olfattiva di un vino sono l\’intensità, la complessità e l\’eleganza con cui queste sostanza arrivano ai nostri sensi.
Quello che molti curiosi del vino ci chiedono è la provenienza di questi profumi, pensando spesso a misteriose attività compiute dai nostri enologi. Ci dispiace deludervi ma non è così.
Alcuni sentori sono caratteristici e riconducibili all\’uva di provenienza del vino. Altri profumi, invece, si liberano dai lieviti durante la fermentazione. In molti casi, invece, alcune caratteristiche olfattive si formano durante l\’evoluzione che il vino ha nel legno e nella bottiglia.
I profumi del vino: quali sono i più frequenti?
Tra i profumi più frequenti e riconoscibili c\’è sicuramente l\’erbaceo, un sentore caratteristico dei vitigni di origine bordolese come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Sauvignon Blanc. L\’erbaceo richiama alla memoria l\’erba bagnata, il fieno sfalciato, il peperone verde o la foglia della pianta del pomodoro.
Quando un vino passa in botti di legno nuove, spesso, è riscontrabile un sentore speziato, tipico anche di alcuni vitigni. Questo profumo può dare sensazioni dolci (vaniglia o cannella) o pungenti (pepe nero e chiodi di garofano).
Un vino fruttato ha un\’espressione aromatica riconoscibile e che varia dalla frutta fresca, riscontrabile nei vini giovani, alla frutta matura dei vini più evoluti, per arrivare alla frutta secca dei vini passiti.
Un vino può essere anche caratterizzato da un\’essenza floreale. Nei vini rossi maturi, ad esempio, può essere forte la presenza di un sentore di viola o di rosa rossa appassita.
L\’aggettivo minerale, infine, caratterizza i vini dove è forte il sentore di tracce di pietra focaia, di idrocarburi, di grafite o note salmastre.
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