La persistenza del vino: cosa è?

Quando si degusta un vino un fattore molto importante da notare è la sua persistenza, cioè tutte le sensazioni che un vino riesce a lasciare nella bocca dopo la deglutizione.

Alcuni vini colpiscono per la loro capacità di lasciare ben presente (o persistente) la loro intensità gusto-olfattiva in bocca per alcuni minuti.

Altri invece tendono a svanire anche dopo solo pochi secondi.

Un vino bianco di qualità, ad esempio, lascia la bocca profumata e la stimola con la sua freschezza o la sua sapidità, mentre un vino rosso lascia ricordi del suo bouquet e dei  tannini.

La persistenza del vino: la sua valutazione

La durata aromatica della persistenza si misura in secondi e risulta un fattore importantissimo per stilare un giudizio qualitativo della bottiglia che si sta degustando.

Si valuta il tempo durante il quale le sensazioni gusto-olfattive restano nella cavità orale e nelle vie retro nasali.

A seconda della durata della persistenza un vino può essere definito corto, poco persistente, abbastanza persistente, persistente o molto persistente.

Se la persistenza oscilla tra 0 e 3 secondo il vino si definisce corto ed è una situazione inaccettabile per i vini, tra i 2 e i 5 secondi è poco persistente e solitamente si tratta di vini semplici, tra i 5 e gli 8 secondi abbastanza persistente come nel caso dei vini di media struttura e complessità, tra gli 8 e i 12 secondi si dice che il vino è persistente ed è il caso di vini di buona struttura e complessità, mentre se supera i 12 secondi un vino è molto persistente e questo accade nei vini di ottima struttura e complessità.

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