La devozione di Lizzano a San Pasquale Baylon è cosa risaputa.

Come sia arrivato questo Santo spagnolo sugli altari di Lizzano è uno storia meno conosciuta ma che rappresenta alla perfezione il forte sentimento religioso che ha sempre animato questa terra.

Ripercorriamo questa storia insieme.

San Paquale Baylon a Lizzano: chi era?

Pasquale Baylon Yubero è stato un religioso spagnolo, un mistico dell’Ordine dei Frati Alcantarini vissuto nella seconda metà del Cinquecento e proclamato Santo da Alessandro VIII nel 1690.

Figlio di una famiglia di umili condizioni, sin dall’infanzia Pasquale manifestò la sua vocazione spirituale, trascorrendo le lunghe ore del pascolo delle greggi a lui affidate in meditazione e preghiera.

A vent’anni divenne frate della Congregazione dei Frati Minori aderenti alla riforma di San Pietro d’Alcantara, rifiutando la proposta di un ricco allevatore di diventare suo unico erede.

Al centro della sua vita spirituale ci fu sempre l’eucarestia che difese per tutta la vita, rischiando la morte durante un viaggio fino a Parigi nella Francia calvinista.

Nel 1787 Leone XIII lo proclamò patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici.

Viene, inoltre, considerato protettore dei cuochi e dei pasticcieri. Il legame con i fornelli è rafforzato da una leggenda che lo vuole inventore dello zabaione.

Come è arrivato a Lizzano?

Il culto di San Pasquale Baylon si diffuse a Napoli e nel sud Italia durante gli anni del vicereame spagnolo.

San Pasquale Baylon a Lizzano ci arriva grazie ai frati minori e al loro convento che si trova, ancora oggi, nella parte nord del paese.

La presenza del convento si deve ai marchesi della Terra di Lizzano Nicola Chyurlia e sua moglie Porzia De Luca che nel 1732, dopo anni di preghiere, ottennero finalmente il permesso di erigere a Lizzano un convento per ospitare i frati della Riforma Alcantarina.

Il 21 agosto 1742 i frati presero possesso del nuovo convento di San Pasquale Baylon.

Nel 1811, sull’onda dei sentimenti anticlericali nati con la Rivoluzione Francese e con la Rivoluzione Napoletana, i frati vennero cacciati da Lizzano, dove fecero ritorno solo nel 1853.

Nel 1866 il nuovo governo italiano decretò la soppressione dei conventi e la loro riconversione a luoghi per usi civili. Il convento di Lizzano venne adibito prima a ospizio per i poveri ed asilo infantile, poi divenne scuola di teologia e, infine, nel 1922 fu adibito a caserma dei carabinieri.

Solo nel 1939 il Convento di San Pasquale Baylon a Lizzano tornò ad ospitare i frati e, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, tornò a essere, sotto la guida di padre Stefano Marchionna, centro della vita religiosa e culturale del paese.

Ancora oggi è vivo e forte il sentimento e l’affetto dei lizzanesi verso il Santo che viene celebrato ogni anno il 17 maggio con una grande festa.

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